Miseria e nobiltà

Una volta i poveri e i diseredati senza tetto erano molti di più di adesso.
Quando l'Italia non era ancora unita, i nobili e la Chiesa, con iniziativa privata, provvedevano con opere di sostegno alla cura e anche alla occupazione dei più deboli.

A Roma abbiamo l'imponente fabbricato del San Michele che costeggia il primo tratto del Tevere appena varcata la antica Porta Portuensis. L'Istituto e le aree facente parte dell'Opera ricoprivano una superficie di 3 ettari.
Oggi è in mano al Ministero dei beni culturali e istituzioni varie che dovrebbero curarsi del nostro immenso patrimonio artistico.

L'ospizio Apostolico del San Michele
Oggi vediamo aumentare il numero dei poveri e dei diseredati che si trovano in strada; e si raggiungeranno i numeri del passato se non addirittura superarli.

Oggi assistiamo alla completa inadeguatezza della politica e della così chiamata società civile che tentano di farsi passare per coloro che dovrebbero risolvere le cose e  trovare una soluzione dall'alto delle tanto vantate competenze professionali.

Tante chiacchiere parlamentari e massmediatiche; disegni di legge e tentativi inutili e non credibili portati avanti solamente per nepotismo e clientelismo.

La nobiltà decaduta cerca di mantenere una reputazione che gli viene dalle grandi opere compiute nel passato quando erano degni del loro titolo.

Nessuno, la politica e la nobiltà decaduta, riesce a mantenere il passo e a risolvere le grandi questioni dei più bisognosi.  E questo considerando le grandi possibilità che il progresso scientifico economico e tecnologico ci offre oggi, trasforma il tutto in una situazione vergognosa mai vista.

Miseria e Nobiltà !



Una funicolare senza corrente