Passata la festa

Gabbato lo santo.
E anche questa tornata elettorale a Roma ce la siamo tolta.  Non Tutti ancora sanno se la pagnotta e la seduta comoda in aula Giulio Cesare se la sono guadagnata
C' è il ballottaggio, due o tre posti ci sono ancora.

Ce vorrebbe ...


Ce vorrebbe un Papa tosto come Sisto V !
Altrimenti, vediamo che farà sto nuovo sindaco.
Siamo andati avanti da soli a Roma fino a mo'.
Cambierà qualcosa o ci ritroveremo da capo a 12 … 
Roma va avanti, con o senza sindaco.









Fra tutti quelli c'hanno avuto er posto
de vicarj de Dio, nun z'è mai visto
un papa rugantino, un papa tosto,
un papa matto, uguale a Papa Sisto.

GIUSEPPE GIOACCHINO BELLI,

Papa Sisto, 9 aprile 1834







Elezioni Sindaco di Roma

Si nota a Roma una grande attività di politici aspiranti sindaco e consiglieri comunali.
Se la politica si occupa della cosa sociale, ed è perciò lecito ed apprezzabile impegnarsi in essa, è anche vero che per fare qualcosa di buono non sia necessario aspettare di essere eletti.
Per i moltissimi senza fissa dimora serve, innanzi tutto, un posto dove rifugiarsi il giorno; dove ricevere aiuto e indirizzo per trovare di nuovo la strada verso un impiego dignitoso che è alla base di tutto.
Possibile che nessuno, in particolar modo chi impegnato in politica, riesca a tirare fuori un casale da adibire a rifugio diurno ?
Aspettiamo allora questo nuovo Sindaco e la sua giunta, immaginiamo anche cosa diranno quelli dell'opposizione. Se la politica si occupa del sociale ed è, come dicono molti politici, la più alta forma di amore … non ricordo verso cosa  … allora tirassero fuori qualcosa prima delle votazioni.
Arriverebbero anche parecchi voti, ma la procedura è sempre la stessa, dobbiamo aspettare.